Consapevoli dei pestaggi e dei maltrattamenti che sarebbero avvenuti dentro al carcere, non avrebbero fatto nulla, «omettendo» di segnalare all’autorità giudiziaria le segnalazioni ricevute dal Garante e le denunce dei detenuti picchiati. È la contestazione mossa dal pm Francesco Saverio Pelosi al direttore della casa circondariale «Giuseppe Lorusso e Lorenzo Cutugno», D. M. e al comandante della Polizia Penitenziaria, commissario capo G. B. A.
Ieri i due vertici delle Vallette - assistiti rispettivamente dagli avvocati Michela Malerba ed Antonio Genovese - hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini. In totale sono 25 le persone coinvolte nell’inchiesta, svolta dal nucleo investigativo regionale della Polizia Penitenziaria. Gli accertamenti iniziarono un anno fa e mezzo fa, in seguito a un esposto del garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, e a una segnalazione di Monica Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune.
Le violenze sarebbero avvenute nel reparto dove sono confinati i detenuti condannati per violenza sessuale e pedofilia. Almeno dieci di loro sarebbero stati picchiati, selvaggiamente e più volte, dagli agenti di Polizia Penitenziaria (sono 21 gli indagati), alcuni dei quali rispondono del reato di tortura.
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