Secondo il segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziari S.PP., Aldo Di Giacomo, in relazione alle condizioni delle carceri nel periodo di diffusione del coronavirus, indulto e amnistia sarebbero provvedimenti "fuori luogo e ideologici" mentre, se provvedimenti ci devono essere, questi siano "di natura umanitaria, legati a problemi sanitari".
"Per questo - spiega Di Giacomo -, andrebbero concessi gli arresti domiciliari per tutto il periodo del coronavirus a tutti i detenuti immuno-depressi e a tutti quelli che hanno più di 70 anni, volendo allargare la platea anche a coloro che ne hanno 65, che non abbiano reati associativi e pericolosità sociale elevata".
"Questo - ha concluso - è l'unico provvedimento che avrebbe senso e che farebbe capire a quei delinquenti che hanno devastato le carceri che, se c'è clemenza, c'è per chi ne ha diritto mentre un provvedimento generalizzato sarebbe una vittoria per chi ha creato le condizioni perché altri detenuti si suicidassero" .