Non si fermano gli atti di violenza nella Casa Circondariale, di Brissogne. Ieri, un detenuto marocchino ha aggredito un agente di Polizia Penitenziaria.
Poco dopo l'ora di pranzo, l'agente è entrato nella cella per la pluriquotidiana verifica dell'integrità delle sbarre posizionate alle finestre. Questo controllo e il rumore prodotto hanno 'infastidito' il detenuto che ha afferrato uno sgabello, scagliandolo, con forza, contro il poliziotto. Non soddisfatto ha tentato anche di malmenarlo.
In soccorso della 'divisa' è intervenuto un collega che, durante la lite, è, a sua volta, rimasto ferito.
Entrambi, hanno riportato contusioni tali da dover ricorrere alle cure mediche.
Dice il Segretario Generale Leo Beneduci: "Siamo alle solite note negative di una Amministrazione Penitenziaria che non funziona e commette gravissimi errori, di cui ne fanno le spese gli inermi poliziotti penitenziari".
I'OSAPP pone l'accento, per l'ennesima volta, sull'urgenza di inviare dirigenti titolari. "L'Amministrazione Penitenziaria - rincara - preferisce delegare figure professionali in servizio in altre regioni, con onerosissimi esborsi di missione a carico dell'erario".
Alla domanda del motivo di questa prolungata e incomprensibile assenza, il Provveditore Regionale LIberato Guerriero rilascia questa laconica risposta: "Ci stiamo lavorando". Punto. Non si fa attendere la replica di Beneduci: "E' quantomai estraneo alle problematiche degli istituti penitenziari della propria giurisdizione".
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