Il gup di Palermo Fabio Pilato ha rinviato a giudizio la deputata di Italia Viva, Giusy Occhionero, accusata di falso. Il processo per la deputata di IV, difesa da Giovanni Di Benedetto e Giovanni Bruno, inizierà il 2 febbraio 2021 davanti alla III sezione penale del Tribunale di Palermo.
Occhionero era coinvolta nell'operazione "Passepartout", coordinata dalla Dda di Palermo, che aveva svelato un intreccio fra la famiglia mafiosa di Sciacca e la politica. Sei in tutto gli indagati. Fra i principali imputati Antonello Nicosia, 48 anni, difeso dall'avvocato Dario Gallo, accusato di associazione mafiosa, che ha chiesto e ottenuto di essere processato con il rito abbreviato, il 16 novembre. Nicosia, un passato da attivista Radicale e poi impegnato nella difesa dei diritti dei detenuti, avrebbe utilizzato la sua funzione di collaboratore della parlamentare per entrare nelle carceri, parlare con i boss e trasmettere all'esterno i messaggi che servivano alla gestione della famiglia mafiosa. Oggi Nicosia in aula ha smentito qualunque contatto con il padrino latitante Matteo Messina Denaro e ribadito che durante gli incontri avvenuti nelle carceri non è mai stato stato lasciato da solo.
Rito abbreviato "condizionato" per il capomafia di Sciacca Accursio Dimino (il 16 novembre). Sono stati rinviati a giudizio con il rito ordinario i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio, che rispondono di favoreggiamento (il processo inizierà il 3 febbraio 2021) e Massimiliano Mandracchia, anche lui per favoreggiamento. Quest'ultimo sarà processato davanti al tribunale di Sciacca il 2 dicembre prossimo.
AGI
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