Il Csm ha bocciato gli inteventi per ridurre il sovraffollamento delle carceri e limitare il contagio del coronavirus contenuti nel Decreto "Cura Italia".
La misura prevista dal Governo "che mira a far scontare in detenzione domiciliare (e dunque fuori dall'ambiente carcerario) le pene od i residui pena di minor entità, appare, come da più parti osservato, insufficiente", si legge nel parere approvato a maggioranza dal plenum del Csm, che sottolinea come la misura dei domiciliari sia, tra l'altro, fortemente condizionata dalla penuria di braccialetti elettronici.