E' un ungo l'elenco di raccomandazioni quello che il Capo del Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) Franco Basentini, ha diramato con una circolare con cui ha richiamato direttori, Comandanti di reparto, coordinatori del servizio di sorveglianza generale e dei reparti detentivi.
Sentinelle armate sui muri di cinta, ripristino delle funzionalità delle telecamere e degli impianti di allarme e anti-intrusione, e sinché non sarà compiuto, pattuglie di ronda all'esterno del carcere a integrare il servizio di vigilanza armata già previsto. Preoccupato dal ripetersi di recenti "gravi episodi di evasione" di detenuti, Francesco Basentini a sollecitato "una costante azione di direzione, coordinamento e verifica dell'efficacia dei presidi di vigilanza e sicurezza".
L'obiettivo è "affinare e mirare i controlli", pur nella consapevolezza delle "difficoltà conseguenti all'aumento della popolazione detenuta, alla carenza di personale, alla presenza di situazioni di disagio" di alcuni detenuti che spesso sfocia in proteste e aggressioni anche nei confronti del personale.
Togliere dal muro di cinta e dai cortili di passaggio qualunque materiale possa favorire l'evasione; introdurre una battitura delle inferriate anche serale; e ancora: perquisizioni accurate nelle celle, nelle docce, nei magazzini e in tutti i luoghi dove è prevista al presenza di detenuti, controllo quotidiano della perfetta integrità delle serrature, attenzione alta anche nella distribuzione delle lenzuola, spesso usate per fuggire, scrupolo nelle delicate operazioni di conta numerica.