Cocaina nascosta in scatole di banane donate al Dipartimento di giustizia penale del Texas in favore dei detenuti. A scoprire l'ingente carico di stupefacenti sono stati gli agenti di controllo in forza al Dipartimento stesso, che successivamente ha postato sulla sua pagina Facebook le foto del maxi sequestro con una nota ironica a margine.
Il carico da 18 milioni di dollari
"A volte, la vita ti dà limoni, a volte ti dà delle banane e, a volte, ti dà qualcosa che non ti aspetteresti mai". Questo il commento del Dipartimento di Giustizia nel comunicare sui social l'incredibile scoperta. Già, perché la cocaina rinvenuta e sequestrata era pronta per essere immessa sul mercato nero dove avrebbe permesso un guadagno illecito pari a 18 milioni di dollari. Un'operazione bloccata, venerdì 21 settembre, dai controlli degli agenti che sono andati a recuperare due pallet carichi di frutta donata alle prigioni. Nel corso dell'operazione, uno dei sergenti ha notato che una delle decine di scatole di banane presentava delle misure non del tutto regolari. Secondo il racconto di Jeremy Desel, portavoce del dipartimento, a KTRK, l'agente si è poi avvicinato al pacco "per guardarlo più da vicino e poi ha tolto la scatola da uno dei pallet per esaminarlo all'interno dove – ha aggiunto Desel – ha trovato qualcosa di straordinariamente sospetto". Nelle scatole erano infatti contenuti 540 pacchi di cocaina, nascosti tra i caschi di banane.
I precedenti episodi
Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, la donazione aveva il bollo del corriere Port of America di Freeport, in Texas, anche se, per il momento, non è chiaro chi e quando abbia effettuato la spedizione. "Ci sono diverse entità federali che stanno indagando ed è una scoperta piuttosto significativa per loro", ha detto Desel. Le indagini sul caso sono state affidate alla Drug Enforcement Administration, agenzia federale antidroga, e alla US Customs and Border Protection, la maggiore tra le forze dell'ordine per la sicurezza delle frontiere. "I nostri agenti e i loro supervisori sono addestrati a notare cose fuori posto", ha aggiunto Desel. Questa non è la prima volta che i contrabbandieri di droga provano a usare la frutta per nascondere i loro traffici. Nel 2017, quasi due tonnellate di marijuana furono "travestite" da tigli in una spedizione commerciale che attraversava il confine tra il Texas e il Messico. In quell'occasione più di 34mila pacchetti di frutta finta vennero scoperti da un sistema di controllo delle immagini e dal team K-9 (unità cinofile) della sezione antidroga. Le piante di marijuana sequestrate avevano un valore di 789mila dollari. Nel 2016, invece, oltre mille kg di cannabis furono occultati in scatole di carote che arrivavano dal Messico.
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