PADOVA - Sorvegliare i reclusi del Due Palazzi a sedici guardie penitenziarie proprio non piaceva. E così, per non andare al lavoro in mezzo ai detenuti, hanno racimolato una media di 100 giorni di malattia all'anno a testa. Falsi certificati medici a pioggia con la complicità di quattro dottori, finiti anche loro nel registro degli indagati per i reati di truffa ai danni dello Stato e false attestazioni. E l'altro giorno sono stati rinviati a giudizio dal Gup, un medico e due agenti carcerari.
LE INDAGINI
Il blitz della Squadra mobile era scatto l'8 luglio del 2014 quando i poliziotti, coordinati dal sostituto procuratore Sergio Dini, hanno portato alla luce un traffico di droga, di telefoni cellulari e di computer all'interno della casa di reclusione Due Palazzi. Un giro d'affari gestito da alcuni agenti della penitenziaria e da detenuti legati alla Camorra e alla Sacra Corona Unita. Da queste indagini è nato un secondo filone, che ha portato gli inquirenti a scoprire i furbetti delle malattie.
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