''Da qualche giorno stiamo assistendo all'ennesima querelle sul sistema penitenziario italiano. Il professore Valerio Onida, già Presidente della Corte Costituzionale, ha dichiarato che a governare il Dap non dovrebbero essere i magistrati, e Catello Maresca, già sostituto procuratore alla Dda di Napoli, ha subito replicato che alla guida del Dap servirebbe un magistrato anti mafia, anche perché la Polizia Penitenziaria non avrebbe una guida sicura e il Nic (Nucleo Investigativo Centrale), in passato capace di attività straordinarie - a suo dire - oggi non avrebbe la stessa capacità operativa''. A dichiararlo è Daniela Caputo (i foto), Segretario Nazionale dell'Associazione Nazionale Dirigenti e Funzionari di Polizia Penitenziaria.
''Riteniamo, anzitutto, ingeneroso, perché inesatto, quanto affermato dal Maresca. Il Nic, insieme al Gom (Gruppo Operativo Mobile), all'Uspev (Ufficio per la Sicurezza Personale e per la Vigilanza), agli Ust (Ufficio Sicurezza e Traduzioni), agli Uiepe (Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna), ma anche ai ruoli tecnici del Laboratorio Centrale Banca Dati Dna e ai reparti degli istituti penitenziari, costituiscono un orgoglioso vanto per il Corpo'', ribatte la Caputo.
''In particolare, il Nic da anni è gestito magistralmente da un Dirigente del Corpo, con riconoscimenti e apprezzamenti da tutte le Procure italiane, nonostante l'esiguità delle risorse umane ed economiche, e malgrado la strutturazione anacronistica e disfunzionale che vede ancora la Polizia Penitenziaria subordinata gerarchicamente a dirigenti civili. Su quali dati Maresca afferma che il Nic ha perso capacità operativa?'', domanda la leader dei dirigenti della Polizia Penitenziaria (a dire il vero, il Magistrato Catello Maresca ha pubblicamente e recentemente elogiato la Polizia Penitenziaria).
''Possiamo affermare, senza tema di smentita - replica - che oggi il Nic e quindi la Polizia Penitenziaria, spazia nelle indagini in numerose Procure e si occupa di criminalità organizzata e terrorismo a 360 gradi. Non escludiamo che esigenze di impaginazione abbiano mal espresso il concetto di Maresca (leggi l'articolo di Catello Maresca su Juorno.it), il quale solo a giugno scorso in occasione dei 13 anni dalla fondazione riconosceva nel Nic un punto fermo nella lotta al crimine organizzato, ma riteniamo doveroso chiarire l'importanza attuale del reparto investigativo per rispetto di tutti gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che ogni giorno servono fedelmente lo Stato''.
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