La prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Monica Boni, ha annullato con rinvio l'ordinanza del tribunale di sorveglianza di Perugia che ha consentito a un garante regionale dei detenuti di effettuare un colloquio riservato con un carcerato sottoposto al 41 bis. La decisione ha accolto il ricorso della Procura Generale di Perugia che aveva impugnato il provvedimento del tribunale.
Soddisfatto Roberto Piscitello, direttore generale dei detenuti e del trattamento del Dap, che aveva denunciato il rischio di una vanificazione dello scopo del carcere duro. "E' stata accolta la tesi dell'amministrazione penitenziaria", ha detto.
Il caso, che ha sollevato forti polemiche per il timore di un aggiramento dei vincoli del 41 bis, è nato dopo che il garante dei detenuti del Lazio e Umbria, Stefano Anastasia (in foto ndr), ha incontrato nel carcere di Spoleto, fuori dai controlli consueti, il boss della camorra Umberto Onda.
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