Giuseppe Tallino, 28 anni, giornalista del quotidiano “Cronache di Caserta”, si è rivolto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, dopo l’intervista-sfogo di una trentina di pagine, rilasciata dall boss Augusto La Torre ad un giornale online della provincia di Caserta, dove, oltre che con il giovane cronista, il boss, se l’è presa con il pm della Direzione Antimafia di Napoli, Alessandro D’Alessio e con il l’attuale Procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, che ha fatto sapere di aver anche lei presentato denunciato contro La Torre.
In carcere dal 1996, Augusto La Torre, a capo dell’omonimo clan affiliato ai casalesi che operava a Mondragone e zone limitrofe, si è autoaccusato di una cinquantina di omicidi. E’ divenuto anche collaboratore di giustizia, ma non è mai stato creduto fino in fondo. Tant’è che la sua collaborazione è stata definita “riduttiva”. In carcere ne ha approfittato per dedicarsi allo studio.
La DDA che non crede al pentimento di Augusto la Torre, ha continuato ad indagare su di lui e i suoi familiari. Il 27 aprile scorso, in un nuovo blitz, sono finiti in carcere Tiberio La Torre, il figlio di Augusto e il fratello Antonio, accusati di voler riorganizzare il clan. Nell’ordinanza del Gip Gabriella Pepe, ci sono diversi colloqui intercettati che danno contezza dell’accusa.
"Devi chiamare D'Alessio...io mi metto in mezzo ai 41 bis....gli uccido la gente". E' questa la parte dell'intercettazione tra Augusto La Torre e suo fratello Antonio durante un colloquio in carcere. Il gip Maria Gabriella Pepe ha definito questa parte dell’intercettazione una "minaccia velata" nei confronti del pm della Dda Alessandro D'Alessio, titolare di molte inchieste che riguardano i La Torre.