Tre operazioni condotte in questi due giorni dalla sezione investigaiva della Polizia Penitenziaria nel carcere napolatano di Poggioreale hanno consentito il sequestro di hashish, cinque telefonini con cavi, schede sim e l’arresto di tre persone.
Le prime due sono avvenute lunedì, quando un uomo di origine albanese di 59 anni in visita al figlio detenuto, era convinto di passare inosservato e ha scambiato le scarpe sotto al tavolo della sala colloqui del penitenziario. Poco dopo è scattata la perquisizione della Polizia Penitenziaria con il rinvenimento di circa 130 grammi di hashish occultati in incavi ricavati intagliando le scarpe. Per lui il giudice ha deciso per gli arresti domiciliari.
Sempre nella mattinata di lunedì, l’attento lavoro dei baschi blu ha permesso l’arresto di un 39enne, residente nel centro storico di Napoli, sorpreso a consegnare circa 250 grammi di sostanza stupefacente al fratello detenuto. La successiva perquisizione ha permesso il sequestro della droga e l’arresto dell’uomo. Processato questa mattina per direttissima, è stato condannato a tre anni di reclusione e portato presso la casa circondariale di Poggioreale.
Questa mattina invece, un altro visitatore è entrato nel carcere di Poggioreale con droga, 4 micro telefoni, 4 cavetti USB, uno smartphone e relative sim card nascosti all’interno di incavi ricavati nelle scarpe con l’intento di consegnare tutto al fratello al momento del colloquio. P. A., residente nell’area stabiese. E' stato arrestato dagli agenti della Polizia Penitenziaria prima che lo scambio potesse avvenire.