Drammatica rapina messa a segno da una banda di albanesi in un appartamento di Marigliano, nel corso della quale è rimasto ferito un assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria che ha cercato di fermare quattro malviventi.
L'agente, in servizio presso la Procura della Repubblica di Napoli, intorno alle 18 dell'altra sera ha sentito dei rumori e botti provenienti dall'appartamento dei suoceri al piano terra. Intervenuto per capire cosa stesse succedendo, ha notato nella strada una Bmw con vetri oscurati ferma con sportello lato passeggero aperta. Alla guida una persona con barba e capelli corti, mentre altre due salivano velocemente a bordo con una ascia in mano. L'agente ha cercato di fermarli ma in quell'istante è uscito un quarto rapinatore dalla casa aggredendolo con un altra ascia. Nonostante il colpo subito l'agente ha sferrato un pugno nel vetro posteriore dell'auto senza tuttavia poterli fermare. Sono scappati a tutta velocità col bottino. Subito dopo infatti, la constatazione del furto in casa dei suoceri.
L'agente soccorso e trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, ha riportato un trauma cranico facciale e contusioni alla spalla e gamba destra. Prontamente ha segnalato l'accaduto all'amministrazione penitenziaria, alla Procura della Repubblica e ai carabinieri fornendo dettagliate informazioni utili ai fini delle indagini.
Nonostante le continue azioni delle forze dell'ordine con arresti, continuano purtroppo in provincia le razzìe nelle case, negozi e per le strade da parte degli albanesi. Agiscono con velocità senza timori di essere affrontati. Il modus operandi ben preciso, quasi infallibile. Rapine in tabaccheria, in appartamento, in strada: non c'è differenza. Studiano gli obiettivi per giorni e solo quando sono sicuri del piano entrano in azione.
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