Il curriculum di Andrea Turolla ritorna finalmente pulito. L'ex Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria di como aveva presentato ricorso al Provveditorato regionale a seguito di un provvedimento disciplinare che lo ha visto coinvolto.
Il suo foglio matricolare era infatti stato macchiato da un richiamo perché, prima di andare in pensione, l'arma d'ordinanza era stata riconsegnata sprovvista di quattro rosette dentate. Il 28 marzo, il provveditore regionale Luigi Pagano ha annullato il procedimento.
Chiare le motivazioni alla base della conclusione positiva: al momento della sanzione Turolla era già in pensione e, dunque, il richiamo non aveva ragione di esistere.
A causa delle dell'assenza delle quattro rosette, minuscoli pezzettini di ferro circolari che non pregiudicano in alcun modo il funzionamento dell'arma, la carriera dell'uomo era stata rovinata. Turolla aveva portato il caso anche all'attenzione dell'On.le Jacopo Morrone, sottosegretario al ministero della giustizia e alla stampa, per denunciare l'abnormità della punizione.
A seguito del nostro articolo (Giornale di Olgiate) pubblicato sabato 23 febbraio, anche "Il Fatto quotidiano" aveva trattato la vicenda del biazzaronese. "Il motivo alla base del mio ricorso è l'indignazione per la totale mancanza di umanità che caratterizza le carceri italiane - racconta Turolla - la Soddisfazione c'è ma fino ad un certo punto: ho vinto la battaglia, ma i miei colleghi hanno perso la guerra".
Giornale di Olgiate