La Corte di Appello, di Torino, ha sovvertito la sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale, di Aosta, assolvendo ‘perché il fatto non sussiste’ i due ex agenti di Polizia Penitenziaria, di 51 e 54 anni, residenti in Valle d’Aosta. Lo riporta il sito web www.voxpublica.it.
Il fatto si riferisce all’inchiesta sull’attività dello psichiatra Marco Bonetti, medico dei due agenti, a cui, secondo quanto appurato dagli inquirenti, avrebbero versato somme di denaro (anche 50 euro) per ottenere falsi certificati di malattia e giustificare, in tal modo, le assenze dal posto di lavoro.
Nel dibattito processuale odierno, la Procura aveva chiesto la conferma del verdetto emesso l’11 gennaio 2018. Ovvero, due anni e dieci mesi per ognuno dei due.
Gli imputati erano difesi dall’avvocato Laura Marozzo che ha espresso la sua soddisfazione per l’esito del secondo processo: “Finalmente è emersa la verità”.
Le indagini, avviate a seguito di lamentele di alcuni famigliari dei pazienti del dottor Bonetti, erano state coordinate dalla Guardia di Finanza, di Aosta, che aveva appurato quanto accadeva nello studio dello psichiatra, visionando le immagini delle telecamere nascoste tra novembre e dicembre del 2016.