La prima sezione del Tribunale di Catania ha assolto con ampia formula, per non avere commesso il fatto, l'ex assistente capo della Polizia Penitenziaria C.S., 56 anni, dall'accusa di peculato.
La donna, nel 2010, aveva avuto in gestione lo 'spaccio' del carcere Piazza Lanza, ed era accusata di essersi appropriata di 32.886 euro dall'incasso, reato contestato fino al 2 marzo del 2012, omettendo di registrare gli incassi.
Il Pm Anna Trinchillo aveva chiesto l'assoluzione dell'imputata con la formula equivalente all'ex mancanza di prove. Era stata C.S. a sollevare il caso degli 'ammanchi', con una relazione di servizio, spiegando di avere trovato altri precedenti 'buchi' e di averli coperti con dei soldi che aveva ottenuto con prestiti personali, con documenti poi allegati al fascicolo del processo.
"E' una donna provata - spiega il suo legale, l’avvocato Mirella Viscuso - da anni di stress e angoscia, pur sapendo di essere innocente, come ha confermato, con la formula più ampia possibile, la sentenza del Tribunale. Arrivata dopo le prove portate in aula, come il mancato corso di formazione per la registrazione telematica dei dati e i prestiti personali che si era fatta fare per sanare ammanchi assolutamente non imputabili a lei».
lasicilia.it