Per mesi hanno segnalato di avere il guardaroba vuoto, costretti a provvedere di tasca propria per comprare scarpe, anfibi, mostrine e addirittura il distintivo nei negozi specializzati. Poi sono arrivate le rassicurazioni del provveditorato lombardo dell’Amministrazione penitenziaria che annunciava la distribuzione della fornitura dei capi di vestiario.
Un regalo di Natale? Piuttosto un “pacco“, visto che "gran parte dei capi di vestiario non corrisponde alle taglie indicate - denuncia Domenico Benemia della Uil Polizia Penitenziaria -. Il personale femminile si è visto recapitare uniformi di taglia molto più grande del richiesto, ma anche per il personale maschile alcune taglie mancano del tutto, e per le scarpe a fronte di taglie 44/45 sono arrivati modelli del 39".
Una situazione paradossale, in cui "è facile fare battute del tipo Armata Brancaleone, ma si ride solo per non piangere - continua il sindacalista -. Se affianchiamo più agenti si nota che nessuno è vestito allo stesso modo: le divise sono consumate, diverse nel modello e nel colore l’una dall’altra, le scarpe dobbiamo comprarcele e le camicie sono stinte. Mortificando il decoro del nostro corpo di polizia".
ilgiorno.it
In arrivo 26mila uniformi per i poliziotti penitenziari