All'aeroporto 'Falcone-Borsellino' di Palermo bisognava "cambiare nome". Ne era convinto Antonello Nicosia, uno dei cinque fermati nell'operazione 'Passepartout' per ordine della Dda di Palermo, che in una intercettazione ambientale si esprimeva così riferendosi all'intitolazione dello scalo palermitano ai due magistrati uccisi dalla mafia nel 1992: "Ma perché dobbiamo spiegare chi sono? Perché dobbiamo sempre 'arriminare' la stessa merda?".
Secondo Nicosia, i due magistrati sono stati vittime di un "incidente sul lavoro", e inoltre, riferendosi a Falcone, l'esponente dei radicali italiani chiosava: "Ma poi quello là non era manco magistrato quando è stato ammazzato, aveva un incarico politico, non esercitava". Il riferimento è al ruolo di Falcone come direttore generale degli Affari penali.
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