La polizia brasiliana, in un grande ranch, 500 chilometri ad ovest di San Paolo, nei pressi del confine con lo Stato di Pararla, ha individuato la "base di partenza del traffico internazionale di droga. La scoperta di «Ranch Alegre » segue di pochi giorni l'arresto di sette persone (due brasiliani e cinque stranieri) fra cui il presunto capo della mafia brasiliana, l'italiano Tommaso Buscetta.
Al «Ranch Alegre» si recavano con regolarità Tommaso Buscetta e suo figlio Benedetto. Quest'ultimo dall'arresto del padre è scomparso e non si sa più nulla di lui. La polizia lo sta ricercando attivamente. Nato a Palermo era arrivato in Brasile il 10 novembre 1950. Il padre, che sarebbe il «boss» dell'organizzazione, gli aveva trovato un impiego di copertura nella ditta di consulenza aziendale « Stai ». Vi ha lavorato soltanto quattro giorni-chiedendo contemporaneamente la naturalizzazione brasiliana. Appena l'ha ottenuta il giovane Buscetta ha lasciato il posto per assumere un ruolo importante nel traffico della droga, alle dirette dipendenze del padre che fra l'altro è proprietario di un'impresa di taxi e di una catena di tavole calde e distributori di bevande analcoliche a San Paolo.
Il ranch era stato acquistato questo stesso anno da un presunto complice di Buscetta. Le indagini della polizia si concentrano ora su tre punti:
1) quale è il vero significato del misterioso annuncio economico pubblicato evidentemente in codice che suonava cosi: « Alex avverte i suoi genitori e amici che il registratore a nastro è stato spostato dal 4 novembre al 2 dicembre»? Per trovarne la chiave la polizia ha richiesto l'aiuto degli esperti in codici segreti dell'esercito. Contemporaneamente si sta cercando di rintracciare la persona che l'ha fatto pubblicare. Gli inquirenti ritengono che si riferisca ad una spedizione di eroina la cui data sarebbe stata differita in seguito agli arresti.
2) Un'indagine sul detective Nelson Duarte, che avrebbe consentito al trafficante di droga francese Lucien Sarti di tornare in libertà insieme con la sua amica Elena Ferreira, nello scorso gennaio, dopo soltanto sei giorni di detenzione. Pare che il Nicoli abbia lanciato una accusa dalla cella nella quale è detenuto: Sarti avrebbe offerto a Duarte 40 mila dollari per lasciarlo libero. (Era stato arrestato per sospetta falsificazione del passaporto e di denaro). Sarti successivamente è stato ucciso dalla polizia messicana. La Ferreira è di nuovo in carcere. In una conferenza stampa, Duarte ha rabbiosamente smentito queste accuse. Ma il detective è stato più volte convocato negli uffici della polizia investigativa e con lui un suo intimo amico, il presentatore televisivo Flavio Cavalcanti.
3) Si cerca di trovare una risposta all'interrogativo: dove si trova il figlio ventiquattrenne di Tommaso Buscetta, Benedetto, scomparso subito dopo l'arresto del padre?
La Stampa 4 novembre 1972