Ieri mattina, intorno a mezzogiorno, agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia, al termine delle indagini coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica, hanno rintracciato e catturato Matteo Ladogana, pregiudicato cerignolano di 47 anni, evaso dal carcere del capoluogo dauno lunedì 9 marzo in occasione dei tumulti scoppiati a seguito della sospensione dei colloqui con i familiari a causa del coronavirus. In quella occasione erano scappati, dopo aver devastato la casa circondariale, 72 detenuti, quasi tutti rientrati o riacciuffati, seppure molti trasferiti in altre strutture penitenziarie.
Le attività investigative, consistite in numerosi servizi di osservazione e pedinamento a carico della cerchia di familiari e di stretti conoscenti dell'evaso, nonché le numerose perquisizioni nei luoghi frequentati precedentemente dallo stesso, hanno permesso di stringere il cerchio sulla rete di fiancheggiatori e di esercitare una grande pressione sul fuggitivo inducendolo a commettere un passo falso. Difatti, durante l'attività investigativa si è accertato che illatitante, ieri mattina, si sarebbe dovuto recare a Foggia per prendere contatti con una comunità terapeutica, immaginando di potersi nascondere all'interno della stessa.
Tuttavia, giunto in città, è rimasto doppiamente sorpreso perché la struttura terapeutica era chiusa e, soprattutto, perché ad attenderlo vi erano i poliziotti della Squadra Mobile che lo hanno immobilizzato ed ammanettato.
Matteo Ladogana era stato arrestato dalla Squadra Mobiledi Foggia il 12 maggio 2018 per un'ordinanza di custodia cautelare in quanto era stato coinvolto nell'assalto al caveau della 'Sicurtranport Spa' avvenuto a Catanzaro il 4 dicembre 2016 con l'utilizzo di tecniche paramilitari, armamento da guerra e numerosi automezzi precedentemente rubati dalla criminalità cerignolana.
Dopo gli adempimenti di legge, è dovuto rientrare dietro le sbarre e nelle celle della Casa Circondariale di Foggia, da dove era evaso, dovendo finire di scontare una pena di 4 anni di reclusione.
Ora mancano all'appello tre evasi compreso Cristoforo Aghilar, che a ottobre dell'anno scorso ha ucciso a Ortanova la madre della sua ex fidanzata.