L’amministrazione penitenziaria e le autorità della Città di Torino hanno dimenticato di commemorare l’agente di custodia Lorenzo Cutugno, ucciso dalle Brigate Rosse l’11 aprile 1978 in Lungo Dora Napoli, a Torino. Lo denuncia l’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria, attraverso un comunicato dai toni accesi.
“Si è svolta ieri, sabato 13 aprile 2019, la cerimonia commemorativa della ricorrenza dell’uccisione dell’agente di custodia Lorenzo Cutugno barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse in Lungo Dora Napoli 60 a Torino, la mattina dell’11 aprile 1978″, si legge nella nota. “Erano presenti i familiari di Lorenzo Cutugno, un gruppo di agenti in pensione, un gruppo di agenti di Polizia Penitenziaria in servizio e ‘l’associazione nessun uomo è un’isola”‘e un gruppo di volontari della stessa associazione. Completamente assenti l’amministrazione penitenziaria e le autorità della città di Torino“.
Lorenzo Cutugno, Agente di Custodia ucciso dalle Brigate Rosse l'11 aprile 1978 a Torino
La denuncia del sindacato continua attraverso le parole del segretario generale Leo Beneduci: “Il giorno 11 di aprile è indubbiamente una giornata triste per la Polizia Penitenziaria. L’agente di custodia venne assassinato da un commando di terroristi delle Brigate Rosse all’uscita della sua abitazione, mentre stava per recarsi al lavoro. Sul luogo dell’omicidio è stata deposta oggi una corona di alloro. Vogliamo ricordare il collega, ma anche quei valori impressi nel nostro cuore e nelle uniformi che con onore indossiamo in difesa dei cittadini e dello Stato. Per questo motivo non accetteremo mai che si faccia finta di niente nel consentire che ex terroristi responsabili della violenza di quegli anni e mai pentitisi facciano ingresso, perfino con tanto di onori e riconoscimenti in quelle carceri teatro tra gli altri del dolore e delle lacrime dei familiari degli amici e dei colleghi. Il riferimento è anche in relazione alle visite in carcere di ex terroristi come, Liliana Tosi, Sergio Segio o la moglie, Susanna Ronconi“.
Quindi il riferimento alla mancanza di celebrazioni per la vittima nel 41mo anniversario della sua morte: “Altrettanto, rispetto alla indegna assenza dell’amministrazione penitenziaria, non accetteremo mai che oltre alla inefficienza e alla noncuranza che connotano l’attuale sistema penitenziario si debba assistere anche all’indifferenza rispetto al ricordo di chi ha versato il proprio sangue a difesa delle istituzioni. Inaccettabile inoltre, che altrettanta indifferenza si sia constatata nei rappresentanti del Comune di Torino forse perché maggiormente impegnati nella campagna per le elezioni europee. Chiediamo pertanto al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di fare debita chiarezza nei confronti di chi, pur percependo ingenti retribuzioni limita la propria azione all’occupazione della poltrona e non ottempera ai doveri del proprio incarico”.
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