Andranno a processo Comandante e Ispettore di Polizia Penitenziaria accusati di lesioni al detenuto Rachid Assarag. Il Gip respinge l'archiviazione chiesta dal pm
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SENTENZE E PROCESSI Andranno a processo Comandante e Ispettore di Polizia Penitenziaria accusati di lesioni al detenuto Rachid Assarag. Il Gip respinge l'archiviazione chiesta dal pm 03/06/2019 

La richiesta di archiviazione per due dei tre poliziotti della Polizia Penitenziaria accusati di aver malmenato il detenuto marocchino Rachid Assarag è stata respinta: Il giudice per l’udienza preliminare, Luca Milani, ha rigettato due delle tre richieste del pm.

Ora il pm Emilio Pisante avrà una decina di giorni per riformulare il capo di imputazione.

L'ex detenuto, nel 2016, aveva denunciato di aver subito violenza da parte del personale della casa circondariale piacentina.

I tre poliziotti erano stati indagati con l’ipotesi di lesioni aggravate. Il giudice per l’udienza preliminare, Luca Milani, ha rigettato due delle tre richieste del pm Pisante. E così si aprirà ora le porte dl giudizio per l’ex comandante della Polizia Penitenziaria, difeso dall’avvocato Fabio Giarda (Foro di Milano) e un ispettore, assistito dall’avvocato Mauro Pontini. Il terzo agente, difeso dall’avvocato Carlo Bordi,è stato prosciolto.

L’avvocato del marocchino Rachid Assarag (oggi in Marocco dopo essere stato espulso perché ritenuto vicino ad ambienti del radicalismo islamico), Fabio Anselmo (avvocato anche della famiglia Cucchi) aveva sostenuto che a dimostrare il pestaggio in cella c’erano le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre, per la difesa l’espulsione era avvenuto perché l’uomo aveva finito di scontare la pena.

I difensori dei poliziotti, al contrario, avevano negato il fatto perché quel detenuto - trasferito 13 volte in varie carceri a causa del suo carattere non facile - non era del tutto “trasparente”. Pontini, nella scorsa udienza aveva ricordato come l’immigrato fosse fuggito contromano in auto dalla polizia che lo inseguiva, avesse provocato un incidente e minacciato i poliziotti con un rasoio. Senza contare che l’immigrato stava scontando una pena di 9 anni e 4 mesi per violenza sessuale nei confronti di due ragazze, nel 2008. Inoltre, secondo i difensori, gli agenti sarebbero intervenuti - tutt’al più con percosse - per evitare danni più gravi al personale e allo stesso detenuto.

Assarag, nel 2014, sposato con una donna italiana, aveva denunciato alcuni poliziotti del carcere di Parma, dopo aver registrato alcune loro frasi, grazie a un registratore nascosto e poi consegnato alla moglie, ma nel 2016 il gip aveva archiviato le loro posizioni.


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