Un'ottima notizia è stata diffusa dal Ministero della Giustizia: "Sono in lieve miglioramento le condizioni dell'agente di Polizia Penitenziaria risultato positivo al virus Covid-19 in servizio presso la Casa Circondariale di Vicenza. Se le positive indicazioni odierne saranno confermate, potrebbe essere staccato dalla ventilazione forzata".
Nella nota diffusa con un comunicato stampa, il Ministero spiega che "non si rilevano al momento casi di sospetto contagio fra i detenuti dell'istituto vicentino".
"Il poliziotto è ricoverato nell'ospedale cittadino ed è attualmente in terapia intensiva. Al momento della conferma della positività, la ULSS n. 8 di Vicenza, riunitasi urgentemente con il Direttore e il Comandante dell'istituto, ha immediatamente provveduto a trasmettere all'istituto il vademecum con le indicazioni da adottare 'per la gestione dei casi asintomatici di pazienti con ILI o di contatti stretti in isolamento domiciliare' - spiega la nota -.
Agli operatori penitenziari è stato raccomandato di segnalare immediatamente all'unità sanitaria dell'istituto eventuali sintomi di malattia, in particolare difficoltà respiratorie e/o febbre superiore a 38°: in tal caso sarà subito avvisato il servizio di igiene pubblica che provvederà ad effettuare il cosiddetto "tampone" presso appositi ambulatori dell'Ospedale civile.
Non e' stato invece ritenuto necessario sottoporre ad isolamento sanitario il poliziotto penitenziario accasermato nella stessa stanza dell'agente contagiato, poiché quest'ultimo aveva usufruito di congedo ordinario dall'8 al 18 febbraio e il suo compagno di camera, a sua volta, dal 19: dall'unica notte passata nello stesso locale sono già decorsi senza complicazioni i 14 giorni previsti dalla quarantena (scaduti il 3 marzo)".
Vicenza, poliziotto penitenziario positivo al coronavirus: è in coma farmacologico