Agente di Polizia Penitenziaria assolta: gli altri imputati condannati a quasi tre secoli di carcere complessivi
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SENTENZE E PROCESSI Agente di Polizia Penitenziaria assolta: gli altri imputati condannati a quasi tre secoli di carcere complessivi 19/12/2018 

Circa tre secoli di carcere quelli inflitti in abbreviato dal gup Antonia Martalò per gli oltre 50 imputati nel processo nato dall’operazione Contatto. La sentenza in tarda mattinata nell’Aula Bunker e che vede pene notevolmente ridotte per alcuni rispetto alle richieste del pm Roberta Licci, ovvero condanne per circa 500 anni.

Si tratta del processo nato dall’operazione dei carabinieri di Maglie che dopo la serie di arresti aveva portato, nel giugno scorso, allo scioglimento del consiglio comunale di Sogliano Cavour e che nell’ultima udienza aveva registrato il colpo di scena del “pentimento” di Vincenzo Cianci, 33 anni di Sogliano Cavour, imputato nel processo e condannato a 16 anni e 2 mesi di reclusione a fronte di una richiesta di 20.

Ha parlato in aula, ammettendo i reati e prospettando nuove scottanti dichiarazioni. E’ statp depositato anche un memoriale. Cianci, ritenuto elemento di spicco del clan della zona di Sogliano- Noha, si trova ora in una località protetta. All’alba del 5 settembre 2017 i carabinieri arrestarono 37 persone e ne avevano indagate altrettante per una serie di reati contestando l’ associazione a delinquere di tipo mafioso: estorsioni, droga, rapine, ma anche contatti e influenze con con pubblici amministratori. Un’operazione che aveva smembrato il clan Coluccia e che aveva portato all’arresto di Luciano Biagio Magnolo, ex vicesindaco e assessore alle Politiche sociali del Comune di Sogliano Cavour. Per lui furono disposti gli arresti domiciliari con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le indagini l’amministratore avrebbe favorito con favori e assunzionzi affiliati e loro parenti favorendo proprio la madre dell’attuale collaboratore di giustizia Vincenzo Antonio Cianci. Magnolo è stato uno dei pochi indagati a non richiedere di essere giudicato con rito abbreviato. Le pene più pesanti per Giuseppe Antonaci, 14 anni e 8 mesi; Alexander Ballarino, Marco e Pasquale Guliersi, 20 anni; Massimo Candido, 16 anni e 4 mesi.

Diverse le assoluzioni da molti reati e quelle piene per Luigi Otello Coluccia per il quale il pm aveva chiesto 16 anni e l’agente di Polizia Penitenziaria L. G.

trnews.it


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