Falsi certificati medici per assentarsi dal lavoro: è questa l'accusa per cui sono a processo otto agenti di Polizia Penitenziaria e il medico del carcere di Ferrara.
Il processo si avvia alla conclusione e la Procura ha chiesto l'assoluzione per tutti. Le indagini difensive eseguite dall’avvocato Denis Lovison, legale di tutti gli imputati, sembrano aver dimostrato con documenti e testimoni che quelle attestazioni mediche erano stata fatte anche da altri medici – quello fiscale e in alcuni casi anche la guardia medica – per le stesse patologie e per gli stessi periodi di tempo. Laddove mancava tale documentazione, sono stati i testimoni a sopperire per dimostrare che le visite erano reali e non frutto di qualche tipo di macchinazione.
Il 2 luglio il giudice Sandra Lepore pronuncerà la sentenza.
Già lo scorso anno la difesa era riuscita a far derubricare l’accusa dalle iniziali ipotesi di truffa ai danni dello Stato, falso ideologico e violazione del ‘Decreto Brunetta’ (contro l’assenteismo nei lavori pubblici) si è passati infatti a falso ideologico e uso di atto falso. Del primo reato si sarebbe macchiato il medico che avrebbe prodotto i certificati, mentre agli agenti veniva contestato il successivo utilizzo. Uno degli agenti indagati venne archiviato.